Il Benin è uno dei paesi più poveri dell'Africa Subsahariana e tra i meno sviluppati del mondo. La popolazione subisce la povertà in silenzio. Le diffuse difficoltà economiche e l'ignoranza dei fondamentali diritti dell'infanzia generano degrado, abuso e sfruttamento, specialmente dei bambini. L'assenza di ricchezze minerarie lo ha reso poco interessante ed il resto del mondo lo ha quasi abbandonato: nessuno ne parla, non compare mai sulle prime pagine dei giornali, a malapena si sa dove si trovi ed il degrado sociale lascia tanti bambini orfani abbandonati a sé stessi.
Si tratta di un progetto molto importante che prevede la costruzione su una superficie di 8 ettari, di una casa orfanatrofio con annessa una scuola primaria con area di gioco ed un centro agro pastorale che contribuirà enormemente alla rapida autonomia finanziaria del villaggio e offrirà ai ragazzi più grandi la possibilità di formazione e crescita professionale e quindi un'opportunità di sostegno e di sviluppo nel proprio territorio per ridurre il numero di profughi.
La spesa è notevole, complessivamente oltre € 250.000. La fondazione sarà impegnata per almeno tre anni in modo da contribuire alla costruzione e all'aviamento del centro.
Per il primo anno verrà finanziata in particolare la perforazione di un pozzo per l'acqua dotato di pannelli solari in modo da poter emungere l'acqua per tutte le necessità della comunità senza dover continuamente spendere per acquistare carburante.
Promotore del progetto è padre Michel Kotoko e responsabile è il parroco del villaggio di Toui don Giorgio Obagou sotto la responsabilità del Vescovo di Dassa - Zoumè Monsignor François Gnonhossou.